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JavaScript Base – 3.3 – Approfondimenti sulla dichiarazione di variabili

In questa lezione vi darò qualche informazione aggiuntiva sulla dichiarazione di variabili.

Nome della variabile

Assegnate alle variabili il nome che volete, purché non cominci con un numero, non sia una parola riservata dal linguaggio JavaScript o non contenga spazi.

Ovviamente il mio consiglio è quello di creare variabili con dei nomi sensati.

Ad esempio, se dovete monitorare delle temperature, potete scegliere 2 variabili con questo nome:

var t1;
var t2;

ma capirete anche voi che il nome è piuttosto confusionario, perché non trasmette affatto il tipo di valore che andrà a contenere.

E’ preferibile usare dei nomi che diano una indicazione sul campo di applicazione della variabile, ad esempio:

var temperaturaMassima;
var temperaturaMinima;

queste sono delle variabili senz’altro molto più esplicative rispetto a t1 e t2, tuttavia hanno un nome piuttosto lungo, che le rende poi scomode da usare.

A livelo di comodità, sarebbe preferibile a questo punto una soluzione del genere:

var tempMax;
var tempMin;

Notare che nelle parole composte è buona prassi usare la notazione “camel-case” (a cammello), ovvero con le iniziali maiuscole, per rendere più leggibile il nome.

La prima lettera della variabile, tuttavia, rimane sempre minuscola.

Case sensitive

Occhio che il linguaggio JavaScript è case-sensitive, cioè fa differenza tra maiuscole e minuscole!

Questo codice:

var numeromax;

è diverso da:

var numeroMax;

Dichiarazione multipla

Potete dichiarare diverse variabili usando una sola volta la parola chiave var, separando le variabili con una virgola.

Ad esempio questo codice:

var codice;
var nome = "Mario";
var cognome = "Rossi";
var anni = "30";

si può anche scrivere così:

var codice, nome = "Mario", cognome = "Rossi", anni = "30";

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