In questa lezione vi darò qualche informazione aggiuntiva sulla dichiarazione di variabili.
Nome della variabile
Assegnate alle variabili il nome che volete, purché non cominci con un numero, non sia una parola riservata dal linguaggio JavaScript o non contenga spazi.
Ovviamente il mio consiglio è quello di creare variabili con dei nomi sensati.
Ad esempio, se dovete monitorare delle temperature, potete scegliere 2 variabili con questo nome:
var t1;
var t2;
ma capirete anche voi che il nome è piuttosto confusionario, perché non trasmette affatto il tipo di valore che andrà a contenere.
E’ preferibile usare dei nomi che diano una indicazione sul campo di applicazione della variabile, ad esempio:
var temperaturaMassima;
var temperaturaMinima;
queste sono delle variabili senz’altro molto più esplicative rispetto a t1 e t2, tuttavia hanno un nome piuttosto lungo, che le rende poi scomode da usare.
A livelo di comodità, sarebbe preferibile a questo punto una soluzione del genere:
var tempMax;
var tempMin;
Notare che nelle parole composte è buona prassi usare la notazione “camel-case” (a cammello), ovvero con le iniziali maiuscole, per rendere più leggibile il nome.
La prima lettera della variabile, tuttavia, rimane sempre minuscola.
Case sensitive
Occhio che il linguaggio JavaScript è case-sensitive, cioè fa differenza tra maiuscole e minuscole!
Questo codice:
var numeromax;
è diverso da:
var numeroMax;
Dichiarazione multipla
Potete dichiarare diverse variabili usando una sola volta la parola chiave var, separando le variabili con una virgola.
Ad esempio questo codice:
var codice;
var nome = "Mario";
var cognome = "Rossi";
var anni = "30";
si può anche scrivere così:
var codice, nome = "Mario", cognome = "Rossi", anni = "30";
In questa lezione vediamo come si usano le variabili in JavaScript, in particolare:
dichiarazione
assegnazione
lettura
Dichiarazione
Per poter usare una variabile, dobbiamo prima di tutto crearla: questa fase si chiama dichiarazione.
La dichiarazione avviene con la parola chiave “var” seguita dal nome della variabile:
var numero;
Per mezzo di questa procedura, alla variabile viene assegnato un nome, che rimarrà tale per tutto il programma.
Il punto e virgola alla fine indica il termine dell’istruzione.
Mentre in altri linguaggi di programmazione è necessario specificare anche il tipo di dati che dovranno immagazzinare le variabili, in JavaScript è sufficiente inserire solo il nome.
Assegnazione
Ora che la variabile esiste, possiamo riempirla con qualcosa: le informazioni da memorizzare.
Per assegnare un valore ad una variabile, usiamo il simbolo “=”, chiamato appunto “operatore di assegnazione”:
numero = 10;
In questo caso, abbiamo assegnato il valore numerico 10 alla variabile di nome “numero”.
Notare che non è più necessario usare la parola “var”, in quanto ormai la variabile numero esiste già:
var numero;
numero = 10;
Il codice che vi ho scritto qui sopra può essere abbreviato in:
var numero = 10;
In quest’ultimo caso ho assegnato il valore 10 alla variabile già in fase di dichiarazione: potete usare entrambe le procedure.
Una volta che avete inserito un valore nella variabile, potete poi modificarlo nel tempo ripetendo il processo di assegnazione:
var numero;
numero = 10;
numero = -34;
Nonostante il valore iniziale della variabile sia 10, il valore viene successivamente modificato con “-34”: questo numero rappresenta il suo valore finale.
Lettura
A cosa serve un valore memorizzato se poi non andiamo a leggerlo?
Ogni variabile può essere letta in un determinato modo, basta semplicemente scrivere il nome della variabile e JavaScript al suo posto intenderà il valore che essa contiene.
Per esempio, se per stampare un testo a video abbiamo visto che si usa:
document.write("messaggio da visualizzare");
Ora possiamo usare:
document.write( nomevariabile );
e JS visualizzerà non il nome della variabile ma il suo contenuto.
In questa lezione vi parlo delle variabili, spiegandovi cosa sono e perché si usano in JavaScript.
In tutti i linguaggi di programmazione, le variabili sono indispensabili per conservare le informazioni nel tempo.
Per noi umani è facile memorizzare un paio di indirizzi o numeri di telefono, ma non 100 o 1000 di questi: ecco perché ci vengono in aiuto i computer.
Spesso nel web è utile memorizzare temporaneamente delle informazioni (numeri, date, parole, punteggi, ecc): tali dati vengono memorizzati usando degli speciali contenitori detti variabili.
Ciascun contenitore (variabile) ha un nome, in modo da poterlo individuare tra altri, e permette di memorizzare un valore che può variare nel tempo (ecco perché si chiama “variabile”).
JavaScript memorizza i dati in modo temporaneo: di norma questi dati rimangono nella memoria del computer fin quando rimanete su una determinata pagina web, in modo da poterli usare durante la vostra permanenza nella pagina.
La variabile viene creata con un procedimento chiamato dichiarazione, a cui seguirà una fase detta di assegnazione, dove la variabile verrà riempita con un suo valore iniziale.
Da qui in poi, il valore contenuto nella variabile può essere letto o modificato a seconda del programma.
Nelle prossime lezioni vi spiegherò come creare, modificare e leggere le variabili usando il codice JavaScript.
L’unica differenza è che nel primo caso il secondo paragrafo è stato “inserito” nella pagina usando JavaScript, mentre nel secondo è stato creato usando soltanto codice HTML.
Il metodo document.write() crea quindi un contenuto che farà parte del codice finale della pagina, contenuto che può anche prevedere tag HTML: nel caso precedente conteneva i tag per aprire e chiudere un paragrafo, creandolo proprio nella pagina.
Un risultato analogo può essere ottenuto con questo codice:
In questo caso, document.write() viene usato solo per inserire il testo del paragrafo, mentre i tag di apertura e chiusura sono già stati creati da HTML.
In questa lezione vi parlo di come possiamo inserire i commenti nel codice JS.
Commenti
Come forse saprete, un commento è un testo che fa parte del codice della pagina, un testo che è invisibile all’utente finale che visualizza tale pagina sul browser.
I commenti vengono largamente usati per inserire un promemoria all’interno del codice della pagina, in maniera da facilitarne la comprensione da parte chi ci lavora o ci lavorerà su.
Per inserire un commento in JS, dovete essere all’interno di un tag <script> oppure all’interno di un file JS esterno.
Commento a riga singola
Se il vostro commento deve occupare un’unica riga, potete farlo cominciare con //, come nell’esempio seguente:
<script>
// il codice seguente stampa a video qualcosa
document.write("Operazione uno");
</script>
Commento multi linea
Se avete bisogno di un commento più lungo, che occupa cioè più di una riga, dovrete usare /* per aprire il commento e la sequenza contraria */ per chiuderlo:
<script>
/*
Andrea Rizzieri
Marzo 2015
Programma per l'e-commerce
*/
</script>